Bisogna preoccuparsi di Elon Musk?

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L’uomo da copertina

Controlla Intelligenza Artificiale, Auto Elettriche, Spazio e presto avrà anche una parte del dibattito pubblico sui Social, bisogna preoccuparsi di Elon Musk?

Il patron di Tesla è il personaggio più controverso e simbolico della nostra epoca, tanto da finire l’anno scorso sulla copertina del Time, sicuramente è il più particolare dei tanti tycoon della Silicon Valley. Negli anni 90 ha fatto fortuna con due startup ZIP2, e X.com (divenuta poi Paypal) entrambe rilevate per grosse somme, tutte reinvestite nelle imprese successive.

E’ tuttavia con Tesla e Space X che Elon inizia ad avere notorietà, successivamente fonda compagnie come The Boring Company, Neuralink, Open AI. Nel frattempo diventa un trend setter su Twitter ed una sorta di Messia per il mondo delle criptovalute.

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Elon Musk all’apertura della Tesla Gigafactory in Texas

Elon Musk è un personaggio talmente carismatico e particolare da essere stato d’ispirazione per Robert Downey Junior nella sua caratterizzazione di Iron Man.


Accelerazionismo e Disruptive Mindset

Perché Elon Musk è diventato così mediaticamente potente? Il motivo è semplice, ci vende da sempre i nostri stessi desideri di progresso, che sia colonizzare Marte e rilanciare la corsa alle stelle o salvare il pianeta elettrificando gli spostamenti, Elon ha capito che non deve vendere prodotti ma la propria “mission”.

In un decennio grazie a queste promesse di innovazione e progresso s’è costruito una reputazione di visionario e progressista tale da renderlo ai più un viso amico, a questo ha affiancato una continua attività su Twitter tale da renderlo un personaggio mediatico con una fan base smisurata.

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Elon Musk fuma Marijuana durante il podcast di Joe Rogan

Elon Musk può essere definito politicamente e culturalmente un accelerazionista. La teoria accelerazionista si divide in due varianti (tra loro inconciliabili), una di sinistra e una di destra. Ha molto in comune con il futurismo da un punto di vista storico.

L’accelerazionismo di sinistra mira a spingere su un’evoluzione tecnologica al di là delle costrittive logiche del capitalismo, sfruttando e riadattando la tecnologia moderna per fini di miglioramento sociale ed emancipazione.

L’accelerazionismo di destra è invece a favore di un’intensificazione del capitalismo in quanto tale, anche al fine di portare ad un’eventuale singolarità tecnologica che renda superfluo il lavoro umano.

Il fondatore di Space X ha riunito queste visioni diammetralmente opposte in una sua personale versione, se infatti da un lato ci vende il sogno di un mondo ecosostenibile e alimentato da fonti rinnovabili, che insegue il progresso e vola tra le stelle, dall’altro lato costruisce Gigafactory in cui i diritti dei lavoratori contano poco o nulla, governa con spregiudicatezza colossi industriali con i quali tramite telegrafici tweet manipola il mercato azionario e dopa quello crypto con semplici frasi.

Elon Musk Twitter Follower Growth
La crescita su Twitter di Elon Musk

Le prese di posizione sui Social contribuiscono ad essere parte di questo gioco, tramite la sua comunicazione lapidaria e continua, Musk riesce ad ottenere quasi ogni giorno una sovraesposizione mediatica che ne rafforza il peso pubblico.

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Tweet in cui sfida a duello Vladimir Putin

Elon Musk ha applicato il mindset della Disruptive Innovation ad ogni area che tocca, che sia la corsa spaziale, l’automotive ma anche la finanza e la comunicazione.

Una gestione spregiudicata dei fondi di cui dispone gli hanno consentito di diventare durante il periodo pandemico, l’uomo più ricco del mondo. Infatti Musk ha gestito i suoi fondi come li gestirebbe un esperto giocatore di poker, rialzando ogni volta con una posta sempre più alta, dalla sua parte la garanzia della sua reputazione di visionario e un discreto seguito di followers e azionisti.

Nel 2016 aveva fatto scalpore l’acquisto da parte di Tesla di Solar City. Il 1º agosto 2016 l’azienda è stata acquistata per 2,6 miliardi di dollari ed è confluita in Tesla Energy, secondo alcuni azionisti la fusione è stata un salvataggio mascherato, e la promessa fatta loro di realizzare tegole fotovoltaiche sin ora è rimasta tale. Alcuni azionisti di Tesla hanno fatto causa al CEO chiedendo un risarcimento monstre da 13 miliardi.

Le sue evoluzioni finanziarie sono monitorante costantemente dalla SEC che lo ha spesso richiamato per dei comportamenti al limite della manipolazione del mercato azionario, come nel recente caso della scalata a Twitter quando non ha comunicato di aver raggiunto il 5 % delle azioni dell’azienda di microblogging.


Evil Musk?

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“A Elon Musk manca un esperimento fallito per diventare un super cattivo”

Insomma bisogna preoccuparsi di Elon Musk per il futuro?
Vediamo un elenco di situazioni e aspetti da monitorare attentamente.

  • Tesla e la corsa al Litio
  • Starlink e la guerra nello spazio
  • Il controllo su Twitter
  • Open AI e la preoccupazione per l’Intelligenza Artificiale
  • Neuralink e il controllo della mente

Tesla e la corsa al Litio

Il Litio può essere definito il petrolio dell’era green tanto da essere ribattezzato l’oro bianco, la corsa per accaparrarsi la risorsa che alimenta al momento tutte le più avanzate batterie elettriche è già iniziata da diversi anni, anche la guerra nel Donbass può essere vista in tal senso.


Nel 2019 in Bolivia in seguito ad un risultato elettorale conteso il presidente Evo Morales ha subito un tentativo di golpe che lo ha costretto alla fuga in Messico, le azioni del candidato della destra e dei militari in quei giorni erano state appoggiate indirettamente dagli Stati Uniti. La Bolivia è importante infatti per Washington perché ha immensi giacimenti di Litio, tutti da sfruttare, la risposta di Elon Musk a un tweet che lo chiamava in causa, in tal senso non fa ben sperare per le politiche che Tesla seguirà per fare scorta di questa preziosa risorsa. Fin’ora Tesla sta procedendo assicurandosi accordi per l’estrazione delle terre rare in tutto il mondo, dalla Nuova Calendonia al Nevada.

Per approfondire:

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“Faremo colpi di stato dovunque vorremo, facci pace!”

Lanciato nel 2016 il progetto Starlink è stato presentato come un piano per fornire Internet in qualsiasi luogo del pianeta, tuttavia la rilevanza del progetto è anche militare, lo hanno notato gli Ucraini che lo stanno usando ai danni della Russia riuscendo ad abbattere diversi obiettivi grazie a questa preziosa tecnologia.

Russia e Cina hanno entrambe espresso forte preoccupazione ed entrambe stanno lavorando ad un sistema che consenta di tirare giù i satelliti di Space X all’occorrenza, portando una eventuale guerra anche a livello orbitale.

Non sarà facile per Mosca e Pechino distruggere la rete di satelliti di Musk che si è rivelata sia a prova di attacchi hacker (i russi in questi tre mesi non sono riusciti a bucare la sua sicurezza) sia a prova di eruzioni solari (lo scorso anno un’eruzione solare ha messo fuori uso oltre 40 satelliti ma le prestazioni non ne hanno risentito). Il basso costo di questi satelliti e dei loro vettori di lancio permettono infatti di averne moltissimi in orbita costruendo la loro forza sulla ridondanza dei segnali reciproci. Elon Musk prevede di lanciare 12.000 satelliti entro il 2027.

Entrambi i paesi vedono questo strumento come uno strumento di offesa nel 2020 infatti Space X avrebbe vinto una gara per gestire anche i sistemi di connessioni dei missili balistici e ipersonici del Pentagono.
Infine il sistema ha ricevuto frequenti critiche sia per l’affollamento che porterebbe intorno all’orbita terrestre sia da parte degli astronomi perché pregiudicherebbe l’osservazione di stelle e galassie, entrambe le critiche sono state sminuite da Musk con poche parole.

Il nuovo direttore dell’Agenzia spaziale europea (ESA), Josef Aschbacher, ha criticato lo strapotere di Musk sulla questione spaziale, accusando i governi mondiali di aver di fatto abdicato a un privato billionaire la gestione dei nostri cieli. «Hai una persona che possiede metà dei satelliti attivi nel mondo, è incredibile», ha detto Aschbacher al Financial Times. «È lui che sta facendo le regole, de facto. Il resto del mondo, Europa inclusa, non sta rispondendo con la velocità dovuta».

Per approfondire:

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La vista da uno dei satelliti Starlink

Il controllo su Twitter

Elon Musk è passato dall’essere su Twitter un importante tycoon a diventare un Meme Lord tanto da decidere di partecipare una review di Meme con Pewdiepie.

La comunicazione fuori da ogni schema è uno degli aspetti che più preoccupa di Musk che mentre sta trattando l’acquisto di Twitter non si preoccupa di accostare al nome del CEO l’emoji rappresentante un escremento. Il suo stile comunicativo basso e istintivo non contribuirà sicuramente in maniera positiva al dibattito politico americano già sconquassato da anni di Trumpismo.

Il controllo su Twitter però fa innescare un altro tipo di preoccupazioni, si teme infatti che la principale piazza virtuale mondiale della politica possa sotto la sua guida non offrire garanzie contro i contenuti estremisti in favore di una politica ultra liberale di parola. Inoltre la sua posizione influente potrebbe permettergli manipolazioni del mercato e dell’opinione pubblica, generando un conflitto di interessi.

Per approfondire:

twitter elon musk meme
Elon Musk e Twitter

John Markoff, per decenni corrispondente tecnologico del New York Times, ha espresso molta preoccupazione nei confronti di ciò che potrà uscire da Neuralink, l’interfaccia uomo-macchina su cui Musk ha messo al lavoro un centinaio di neuroscienziati. Si tratta di elettrodi da 4 o 6 micron da impiantare nel cervello attraverso una chirurgia robotica, con lo scopo di favorire la simbiosi con i computer: “Musk immagina che ci permetterà di comandare meglio le macchine, io temo che, semmai, ci renderà comandabili”.

Per approfondire:

  • Interfaccia uomo-macchina, cosa possono fare? – Tom’s Hardware
Neuralink e
Neuralink e il collegamento macchina uomo

Open AI e la minaccia dell’Intelligenza Artificiale

Elon Musk si è sempre detto molto preoccupato dalla minaccia che potrebbe derivare da una intelligenza artificiale senziente, tuttavia ha fondato l’impresa che più di tutte ci sta portando ad un avanzamento sensibile nel settore dell’AI. GPT-3 e Dall-E sono applicazioni AI molto all’avanguardia e sono ad un passo di poco precedente a quello equivalente ad una singolarità tecnologica, bisogna pensare che l’AI visiva infine è sviluppata molto anche in Tesla per quanto riguarda il miglioramento dei sistemi di guida autonoma.

Inoltre a Settembre presenterà Optimus, precedentemente definito Tesla Bot sarà un Robot pensato per sostituire l’uomo nei compiti fisici e di routine. L’unione di robotica e intelligenza artificiale preoccupa non poco molti analisti tecnologici e personaggi del calibro di Steven Hawking.

Per Approfondimento:

  • Elon Musk sta lavorando sui robot umanoidi – Open
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Presentazione del Tesla Bot

L’uomo e la sua psicologia

Un’ultima considerazione merita la psicologia di quest’uomo, profondamente diverso dalla maggioranza. Anni fa ha ammesso di soffrire della sindrome di Aspenger, un disturbo che rientra nello spettro dell’autismo.

Questo disturbo potrebbe essere la causa della sua incapacità di staccarsi dal lavoro tanto che nella sua biografia riporta di non fare vacanze da più di vent’anni, di dormire spesso sui divani dei suoi uffici e di non riuscire a bilanciare la sua vita sentimentale con quella lavorativa. Il suo temperamento istintivo non contribuisce a rassicurare sulla sua capacità decisionale in situazioni pubbliche particolari, pertanto la sempre maggior concentrazione di potere ed influenza potrebbe risultare prima o poi dannosa a più di qualcuno.

Il crescente potere ed influenza potrebbero essere causa di un sentirsi al di là delle regole e rafforzare un modo sempre più dispotico negli atteggiamenti, ne sanno qualcosa i dipendenti di Tesla, Space X e Twitter.

I primi infatti hanno dovuto ricevere la comunicazione di un taglio del 10% del personale e lo stop allo smart working, permesso solamente in caso di straordinari. Alcuni dipendenti di Space X sono stati licenziati a seguito di una lettera di protesta nei suoi confronti per le prese di posizione sui social nelle quali molti non si riconoscono. Infine a Twitter l’ombra dei licenziamenti di massa sta costringendo molte persone a guardarsi intorno.

Mancanza di altruismo e rispetto per le regole era emersa anche nel periodo di maggior diffusione del Covid quando invocava la fine del lockdown per consentire il rientro nelle fabbriche dei dipendenti.

Insomma dovremo preoccuparci? Un po’, però bisogna anche riconoscere il grande cambiamento che sta portando in diversi settori, ed il fatto che sia una persona davvero al di fuori del comune, come esce dall’ascolto di questa intervista fatta da TED.

Per Approfondimento:

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