Bukele e la Repubblica dei Bitcoin

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Il presidente di El Salvador continua a credere in Bitcoin

Bukele è il politico al mondo che più di tutti crede in Bitcoin tanto da renderlo valuta a corso legale nella piccola repubblica centro americana, ma rischia di causare il default del paese.

El Salvador verso l’autocrazia

Nayib Bukele è il presidente di El Salvador, è stato eletto nel 2019 dopo essere già stato sindaco di Nuevo Cuscatlán e di San Salvador. Il suo trionfo alle elezioni presidenziali come candidato indipendente, è stata una vittoria contro la precedente classe politica.

Le sue prime azioni come presidente sono state quelle di interrompere le relazioni diplomatiche con il Venezuela, espellere i diplomatici venezuelani e riconoscere l’avversario Juan Guaidó come nuovo presidente di quel Paese. La sua decisione è stata naturalmente accolta con favore dall’ambasciata degli Stati Uniti.

Politicamente non ha una vera e propria etichetta politica ma sicuramente si ispira ad una sorta di anarco/turbo capitalismo che vede come esponente di pensiero principale Elon Musk.

Qui un Tweet in cui esprime sostegno a Elon Musk

Nel febbraio 2020, quando il Parlamento era riluttante ad approvare un prestito di 109 milioni di dollari, ha fatto presidiare l’edificio da militari pesantemente armati per intimidire i deputati ad approvare la sua decisione. Ne è seguita un’ondata di disapprovazione: “Il dispiegamento della polizia e dei militari nell’assemblea legislativa ci ricorda i tempi più bui della storia del Salvador”, ha detto Amnesty International.

La Repubblica dei Bitcoin

Bukele è un personaggio diverso dai soliti capi di governo dell’America Latina, innanzitutto è un millenial ed è uno dei governanti più giovani del mondo eletto a solamente 37 anni, è un utente assiduo su Twitter, e cosa più importante è un grande appassionato del mondo crypto e crede fortemente in Bitcoin.

Molto particolare è il suo stile e la rappresentazione estetica postcontemporanea con la quale si raffigura sui social e sui media. Su Twitter infatti è solito postare foto profilo dove spara laser dagli occhi in ossequio ad un meme che raffigura così i fan più incalliti di Bitcoin.

Bukele sta cercando inoltre di pubblicizzare nel mondo San Salvador come Bitcoin City e con la Bitcoin Law ha dato alla regina delle Crypto lo status di valuta legale nel paese, l’unico paese del mondo che ha scelto di seguire il suo esempio fin’ora è stata la Repubblica Centrafricana.

Il 17 giugno 2021, la Banca Mondiale ha respinto la richiesta di assistenza da parte di El Salvador per l’implementazione di Bitcoin come moneta a corso legale, citando una serie di preoccupazioni. Il 24 giugno 2021, ha annunciato l’intenzione di investire un milione di dollari nell’installazione di 1.500 bancomat di criptovaluta in grado di scambiare il dollaro USA con bitcoin o viceversa.

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Andamento Bitcoin da Novembre 2011 ha perso più della metà del suo valore

Il 6 settembre 2021, Bukele ha annunciato che il governo salvadoregno aveva acquistato i suoi primi 400 bitcoin. Il giorno seguente, la legge Bitcoin è entrata in vigore, rendendo i bitcoin a corso legale in El Salvador, diventato così il primo paese a rendere la valuta digitale a corso legale.

Tutto questo in un paese dove la maggior parte della popolazione non possiede nemmeno un conto bancario, e dove c’è il alto tasso di detenuti per abitante.

Sondaggi vogliono che la sua popolarità sia in calo costate dai fatti del 2020 tuttavia il suo governo per ora non sembra vacillare.

Nel maggio 2022 nel Salvador sono arrivati 44 banchieri centrali dei Paesi in via di sviluppo di tutto il mondo per partecipare ad una conferenza sull’inclusione finanziaria, finanziamento delle piccole e medie imprese e Bitcoin.

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La conferenza è stata pubblicizzata da Bukele come la nascita di un movimento mondiale per la creazione di una finanza maggiormente inclusiva e basata sull’innovazione delle criptovalute

Nonostante il crollo delle Crypto di questi giorni, il presidente ci crede ancora e assicura che le finanze dello Stato restano solide.

“Vedo che alcune persone sono preoccupate o ansiose per il prezzo di Bitcoin sul mercato. Il mio consiglio: smetti di guardare i grafici e goditi la vita”. 

Nayib Bukele

Con queste parole, pubblicate in un tweet, il presidente di El Salvador, ha invitato gli investitori in Bitcoin ad “avere pazienza”. L”intento è verosimilimente quello di mettere così a tacere le affermazioni che vedono in pericolo la solidità economica del Paese sudamericano. 

A Maggio Bukele ha annunciato il più massiccio piano di acquisto di bitcoin: 500 in un sol colpo. Oggi ne possiede per 72 milioni di dollari di valore, ma finora ne ha sborsati 103.
Nel frattempo pubblica su Twitter le immagini della sua ‘Bitcoin City‘, il centro sorgerà nei pressi del vulcano Conchagua, sul golfo di Fonseca, nella porzione sud-orientale della nazione centro-americana.

Gli analisti prevedono il default di El Salvador, Steve Hanke, guru dell’economia alla John Hopkins University, afferma che con il crollo del 150 per cento delle criptovalute degli ultimi sei mesi, «Bukele ha creato un disastro che rischia di portare al default El Salvador. Tra le altre cose, continua a ‘comprare sui cali’ ma il Bitcoin continua a sprofondare. Oggi il costo medio ponderato della criptomoneta nel suo portafoglio è del 50 superiore al prezzo di mercato corrente. Quando smetterà di giocare con i soldi dei contribuenti?».

Si può dire che Bukele non è solamente la rivisitazione aggiornata del “Dittatore dello stato libero di Bananas” di Woody Allen, ma nel suo personaggio vi sono diversi particolari che richiamano ad altri fenomeni della nostra epoca, dallo scrivere sulla sua bio di Twitter “dittatore più figo del mondo” al giocare d’azzardo con i fondi pubblici, dal sognare di costruire una città nuova completamente high tech alla volontà di digitalizzare tutto il digitalizzabile.

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