Un cashmere più sostenibile per la Mongolia

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mongolian goats

Il 18 luglio la Mongolia ha presentato ufficialmente la propria roadmap per lo sviluppo sostenibile del settore cashmere 2030, nell’ambito dell’iniziativa finanziata dall’Unione Europea STePEcoLab (Produzione tessile sostenibile ed etichettatura ecologica in Mongolia). La strategia, frutto di un processo partecipato che ha coinvolto attori pubblici e privati, si pone l’obiettivo di orientare l’intera filiera del cashmere verso una produzione ecologicamente sostenibile.

La filiera del cashmere in Mongolia

Il cashmire è una fibra tessile ottenuta dal pelo della capra cashmere (1). La Mongolia è attualmente il secondo produttore di cashmere al mondo (2) dietro la Cina e davanti all’Iran (3). Secondo il Mongolian Statistical Office il numero di capi del Paese è in continua crescita, con 26,4 milioni di capre su 69 milioni di animali totali al 2021 (4): questo aumento è una delle conseguenze innescate dal passaggio del Paese da un’economia comunista al libero mercato (5) avvenuto con la Rivoluzione Democratica del 1990. Continuando su questa strada, il governo nel periodo 2018-2021 ha ulteriormente stimolato la crescita del settore attraverso il Cashmere Program, con l’obiettivo di aumentare la produzione del 60%.

Animali al pascolo in Mongolia (NPR)

Come riportano Wurzinger e Purevdorj, la produzione di cashmere in Mongolia è operata principalmente da pastori che hanno nel bestiame la loro unica fonte di sostentamento. Solitamente, le mandrie includono più specie differenti di animali e vengono trasferite 4-5 volte all’anno verso i pascoli più adatti. La tosatura, invece, avviene una volta all’anno prevalentemente in primavera (6).

L’impatto ambientale della produzione

Le praterie temperate sono alcuni tra gli ecosistemi più a rischio a livello mondiale, e l’aumento della produzione ha rappresentato un elemento di stress non indifferente per questi territori. Come riporta Eitel (2021), nonostante la produzione scientifica dia luogo spesso a risultati contrastanti e non ci sia accordo sulla superficie di steppa effettivamente degradata, è necessario adottare un approccio cautelativo (worst-case scenario) alle policies di conservazione (7): la tutela degli ecosistemi è fondamentale per preservare non solo l’ambiente, ma anche le attività umane stesse.

Praterie della Mongolia

Una delle sfide per il settore tessile dell’economia mongola è dunque rappresentato dalla capacità di tenere insieme lo sviluppo economico e la protezione del secondo comparto più importante in termini di export per il Paese (8). La firma della strategia 2030 sembra muoversi verso questa direzione e verso gli sforzi già intrapresi dal Paese per porre rimedio a un fenomeno che sta provocando danni consistenti al paesaggio (9). L’alto numero di animali, infatti, è strettamente correlato a fenomeni di depauperamento della vegetazione e desertificazione.

Lana cachemire

Non si tratta infatti dell’unico progetto attualmente in corso su questo tema. La Mongolia è coinvolta anche nella Mongolian Sustainable Cashmere Platform nell’ambito del Programma della Nazioni Unite per lo Sviluppo. Questo progetto, partito nel 2018, si concluderà nel 2026 e persegue quattro obiettivi principali: un piano d’azione che limiti le cause che limitano la sostenibilità della produzione di cashmere, la costruzione di un framework istituzionale per la sostenibilità della filiera, la costruzione di partership per lo sviluppo e in definitiva il posizionamento della Mongolia come leader mondiale della produzione di cachemire sostenibile (10).

L’Unione Europea e il cashmere della Mongolia

Come riporta Montsame, nel corso della presentazione della Roadmap for the Sustainable Development of the Mongolian Cashmere Sector si sono alternati gli interventi di alcuni degli stakeholder che hanno lavorato sul documento, tra cui J. Bat-Erdene, presidente della Mongolian Wool and Cashmere Association (MWCA) e Axelle Nicaise, ambasciatrice dell’Unione Europea in Mongolia. L’ambasciatrice si è soffermata in particolare sul significato del documento per i rapporti economici tra UE e Mongolia. Il miglioramento della sostenibilità ambientale della filiera del cashmere mongolo porterà valore aggiunto al Paese grazie al meccanismo del Sistema di Preferenze Generalizzate (SPG+). SPG+ prevede incentivi per il supporto delle nazioni più vulnerabili in cambio della ratifica di 27 convenzioni internazionali con gli Stati Membri su diritti umani e dei lavoratori, protezione dell’ambiente e cambiamento climatico e buona governance (11). In quanto Paese beneficiario dell’SPG+, la Mongolia può accedere al mercato europeo usufruendo dell’esenzione dai dazi che interessa soprattutto il settore tessile.

È ancora presto per vedere i risultati di questa operazione, ma con l’avvio della roadmap la Mongolia sembra prendere un impegno netto per il miglioramento delle condizioni ambientali del proprio territorio, già notevolmente degradato a causa dell’attività estrattiva, altro motore trainante dell’economia del Paese.

Riferimenti

(1) Britannica.com (2022). Cashmere. https://www.britannica.com/topic/cashmere
(2) Wurzinger, M., Purevdorj, M. (2022). Assessing sustainability of Mongolia’s Cashmere production
(3) Spina, M. (2021). Annual cashmere market report 2020. https://www.gschneider.com/annual-cashmere-market-report-2020/
(4) ҮНДЭСНИЙ СТАТИСТИКИЙН ХОРОО (National Statistical Commission) (2022). Мал аж ахуй (Animal husbandry). http://www.1212.mn/stat.aspx?LIST_ID=976_L10_1&year=2021
(5) Maekawa, A. (2013). The Cash in Cashmere: Herders’ Incentives and Strategies to Increase the Goat Population in Post-Socialist Mongolia. In: Yamamura, N., Fujita, N., Maekawa, A. (eds) The Mongolian Ecosystem Network. Ecological Research Monographs. Springer, Tokyo. https://doi-org.ezproxy.biblio.polito.it/10.1007/978-4-431-54052-6_17
(6) Wurzinger, M., Purevdorj, M. (2019). Assessing sustainability of Mongolia’s Cashmere production.
(7) Eitel, MR. (2021). In Mongolia and beyond, conservation scientists have failed society. Biodiversity and Conservation 12. https://www.springerprofessional.de/en/in-mongolia-and-beyond-conservation-scientists-have-failed-socie/19617418
(9) NPR (2016). How Your Cashmere Sweater Is Decimating Mongolia’s Grasslands. https://www.npr.org/sections/parallels/2016/12/09/504118819/how-your-cashmere-sweater-is-decimating-mongolias-grasslands?t=1658509987290
(10) United Nations Development Programme (2022). Mongolian Sustainable Cashmere Platform. https://www.undp.org/mongolia/projects/mongolian-sustainable-cashmere-platform
(11) Unurzul, M. (2022). Mongolia now has a roadmap for the sustainable development of the cashmere sector. https://montsame.mn/en/read/300725

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