Le alluvioni in Pakistan hanno colpito 16 milioni di bambini

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Le alluvioni in Pakistan degli ultimi giorni sono state causate dalle forti piogge monsoniche e hanno ucciso finora più di 1.500 persone.
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Le alluvioni in Pakistan degli ultimi giorni sono state causate dalle forti piogge monsoniche e hanno ucciso finora più di 1.500 persone

Le alluvioni in Pakistan hanno causato numerose malattie dovute all'inquinamento dell'acqua
Zeeshan Chandio con il figlio Nadeem Chandio, il cui stomaco si è gonfiato. (Fotografia: Shah Meer Baloch/The Guardian)

Shah Meer Baloch da Larkana, The Guardian, 20 settembre 2022 (tradotto da Alessandro Luciano)

Tutte e quattro le figlie di Haliman si sono sentite male dopo che lei ha lasciato la casa devastata dall’alluvione nel suo villaggio nel distretto di Qambar Shahdadkot, nella provincia pakistana di Sindh. Due delle figlie hanno una febbre ricorrente e le altre due dei problemi alla pelle.

“Non ho mai visto malattie del genere. La pelle dei piedi di mia figlia maggiore si sta staccando”, ha detto Haliman, seduta su un charpoy in un collegio femminile di Larkana, dove si è rifugiata insieme a un centinaio di altre persone. “Sta così per via delle inondazioni. Siamo rimaste a mollo per ore. Non sono solo i piedi, anche la schiena, le cosce e il collo presentano eruzioni cutanee.

Le alluvioni devastanti innescate dalle forti piogge monsoniche hanno ucciso più di 1.500 persone, inclusi 528 bambini. Secondo l’Unicef più di 16 milioni di bambini sono stati colpiti da questa catastrofe. Le autorità dicono che le acque che hanno trascinato via case, strade, colture, bestiame e persone impiegheranno da tre a sei mesi per ritirarsi.

Le inondazioni hanno anche portato malattia di origine idrica. Shehbaz Sharif, il primo ministro pakistano, ha dichiarato la scorsa settimana al vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai a Samarcanda, in Uzbekistan che “milioni di persone ormai vivono senza un tetto”. Ha poi esortato il mondo intero a concentrarsi sull’impatto di questa catastrofe sui bambini.

Haliman dice che sua figlia sta soffrendo. “Le malattie della pelle stanno peggiorando e la febbre non scende. Qui il trattamento non è accettabile”.

Haliman, con le sue quattro figlie, che si sono tutte ammalate dopo le inondazioni. (Fotografia: Shah Meer Baloch/The Guardian)

Almeno 3 milioni e 400 mila ragazze e ragazzi si sono ritrovati nel bisogno di immediata assistenza per avere la vita salva. Il rappresentante pakistano dell’Unicef, Abdullah Fadil, ha avvertito che senza un importante aumento del supporto molti bambini potrebbero morire. “La situazione per le famiglie pakistane è oltremodo desolante. I bambini malnutriti stanno combattendo contro la diarrea e la malaria, la febbre dengue e molti soffrono di dolorose condizioni della pelle”, ha aggiunto.

Rawat Khan, 47 anni, sta tenendo in braccia sua figlia Iqra il cui orecchio è diventato scolorito e macchiato da piccole macchie piene di pus. Queste malattie non erano comuni prima, ma ora tutti i bambini si stanno ammalando. Anche il petto di suo figlio è gonfio.

“I medici ci chiedono di fare gli esami a Karachi, ma non possiamo permettercelo! Non abbiamo soldi. Abbiamo perso tutto, le case e i risparmi, per via delle inondazioni” ci dice Rawat.

“Abbiamo potuto salvare solo le nostre vite. Non c’era modo di salvare altro. Siamo impotenti nel vedere i nostri figli ammalarsi e non possiamo fare nulla. Il governo ci ha deluso”.

Zeesan Chandio arriva da un villaggio della provincia di Sindh e mentre parla con noi tiene in braccio suo figlio Nadeem. “Anche io vorrei aiuto perché non so cos’abbia mio figlio. Il suo stomaco gli fa male e ha il ventre gonfio”.

ll dottor Faiq Ali, che ha organizzato un campo medico a Warah, un villaggio di Qambar Shahdadkot, uno dei distretti più colpiti della provincia di Sindh, ha detto di aver visto più di 300 bambini domenica e tutti avevano varie patologie come malaria, diarrea e malattie della pelle.

“Sono tutte malattie trasmesse dall’acqua. Nelle aree alluvionate si vedono acque stagnanti dove le zanzare dilagano. La gente non ha acqua potabile e cammina nella stessa acqua contaminata che beve. È tutto così squallido”. Il dottor Ali aggiunge anche che una gran parte della popolazione è affetta da questi problemi.

“Purtroppo il governo non si è attivato come avrebbe dovuto, anche perché non abbiamo mai avuto alluvioni di simili proporzioni prima. Anche l’Autorità nazionale per la gestione dei disastri non sta svolgendo un ruolo attivo. Se il governo rimane inattivo, nel prossimo futuro assisteremo a un peggioramento delle forme di malattie, e sarà un disastro peggiore”, ha avvertito Ali.

Molte vittime delle inondazioni a Larkana hanno detto di vivere nella circoscrizione del ministro degli Esteri, Bilawal Bhutto Zardari, che non ha fatto loro visita. Hanno chiesto il suo aiuto per i loro figli.

Jaffarabad, una delle città più colpite del Balochistan, che insieme al Sindh sono le province più colpite, presenta la stessa immagine desolante in cui i bambini si ammalano.

Bambini in una tenda a Jaffarabad, uno dei distretti più colpiti del Pakistan. (Fotografia: Shah Meer Baloch/The Guardian)

Una donna che vuole restare anonima onsolava il figlio in grembo. “Non riceviamo medicine, cure, cibo o altro per i nostri figli. Mio figlio vomita da giorni, ma non conosco la causa del suo malessere”.

Fadil dice che i bambini pakistani stanno pagando il prezzo per una catastrofe climatica che non è di loro responsabilità. Il rappresentante dell’Unicef crede che il mondo dovrebbe impegnarsi e aiutarli per far sì che le loro vite possano essere ricostruite nei prossimi mesi.

“Oltre all’aumento delle malattie, la nostra principale preoccupazione è l’istruzione dei bambini”, ha dichiarato. In 81 distretti colpiti dalla calamità, i bambini non vanno a scuola aggravando un problema già esistente. Infatti anche prima di questo disastro in Pakistan più del 50% dei bambini non andava a scuola”.

“Non sappiamo quando potranno tornare a scuola e questo è preoccupante, soprattutto per le ragazze di questo distretto. Per loro i genitori dovranno decidere se resistere e mandarle a scuola oppure farle sposare. In Pakistan i matrimoni di minori non sono niente di nuovo”.

Zeeshan Ahmed Khan, nove anni, studiava alla terza classe quando la sua scuola è stata sommersa dall’acqua. “Ho ricevuto nuovi libri quando è iniziato il nuovo anno, ma sono stati danneggiati dall’alluvione”, ha detto.

Allah Warayu era appena passato alla quarta classe quando metà della sua scuola è stata sommersa dall’acqua. “Mi mancano la scuola e i miei amici, ma non ho idea di dove siano. Solo mio cugino è qui con me e non ho idea di dove e come siano gli altri compagni di classe”, ha aggiunto.

Allah Warayu dice che gli manca la sua scuola. (Fotografia: Shah Meer Baloch/The Guardian)

Fadil ha raccontato di aver visto ragazze leggere e studiare nelle tende e nei campi per la prima volta nella loro vita.

“Ho visto ragazze che, per la prima volta nella loro vita, tenevano in mano matite e libri nelle tende. Ci hanno chiesto di continuare. È stata la cosa più potente e gioiosa che ho visto. Dobbiamo continuare e fare in modo che tutte le bambine e i bambini vadano a scuola”.

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