Perdona i tuoi genitori, non hanno potuto fare meglio

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Perdonare i tuoi genitori può sembrare un atto altruistico ma nella realtà dei fatti, concedere il perdono a tua madre o a tuo padre, è la cosa migliore che tu possa fare per te stessa e per migliorare la qualità della tua vita. Il rancore, la colpa, la rabbia, il risentimento… sono emozioni che lavorando in background invalidano ogni aspetto della tua vita; influenzano negativamente le tue relazioni, le tue finanze, il tuo benessere fisico e perpetuano un ciclo di dolore e sofferenza emotiva.

Se non hai termini di paragone, neanche noti quanto questo risentimento possa essere distruttivo. Non ti rendi conto ma, non perdonando i tuoi genitori, sottrai energia preziosa che altrimenti potresti investire nella tua felicità. Le energie che investi non sono rimborsabili, così come non lo è il tempo.

Circolo vizioso del mancato perdono

Se non riesci a perdonare i tuoi genitori è perché sei rimasta emotivamente intrappolata all’interno delle tue ferite infantili. Sono quelle ferite sperimentate nell’infanzia che innescano in te un mix di ostilità, rabbia, rancore e sensi di colpa. Sono queste ferite inespresse e malcurate a generare un circolo vizioso di sofferenza emotiva che può terminare con una presa di consapevolezza e accettazione.

Cosa c’entrano le ferite interiori con il perdono e la qualità della tua vita? Per capire questi meccanismi inconsci, ti faccio un esempio molto semplicistico ma che sicuramente renderà l’idea.

Mettiamo il caso che durante la tua infanzia hai subito una forte trascuratezza emotiva. Quel mancato riconoscimento, una mancata attenzione, dimenticanze, superficialità, ingiustizie subite…. In questo scenario, potresti aver sviluppato i sintomi di una sindrome abbandonica.

Se tua mamma non ti dava le giuste attenzioni, ogni volta che oggi, nella tua vita da adulta qualcuno non ti tratta come pensi di meritare, tu ci soffri più del dovuto perché inconsciamente si apre quella vecchia ferita.

Se tua mamma ti trascurava, oggi, quando qualcuno dimentica di chiamarti o di darti l’attenzione che reputi meritare… tu soffri molto. Tutti ti diranno che sei una persona molto sensibile ma in questo contesto, la tua sensibilità è ricollegabile a una vecchia ferita mai guarita.

Le reazioni emotive che sperimenti tutti i giorni derivano da risposte automatiche che rimarcano retaggi del passato. In questo contesto si perde il controllo delle emozioni o addirittura del comportamento. Questa dinamica, in base ai casi, può portare conseguenze diverse.

Le più comuni sono un’intensa sofferenza, senso di solitudine o esplosioni di rabbia. Anno dopo anno, queste risposte emotive automatiche possono distruggere le tue relazioni più importanti.

Legge dell’Attrazione

Secondo la Legge dell’Attrazione, inconsciamente attirerai a te le persone che innescano le tue ferite emotive più profonde. Così, se hai una sindrome abbandonica  e inconsciamente temi la solitudine, sarai attratta da partner sbagliati che hanno difficoltà a instaurare relazioni intime profonde.

Molte persone parlando di “punizioni divine”, “destino”, “karma”… in realtà sono meccanismi inconsci che si possono superare con una netta presa di consapevolezza. Questo significa che le ferite emotive non risanate possono impedirti di incontrare il compagno o la compagna ideale. Anche se incontri il tuo partner ideale, la natura turbolenta della tua ferita interiore ti porterà a sabotare il rapporto.

“Allora è tutta colpa dei miei genitori”

Deve essere chiara una cosa. Anche i genitori che hanno le migliori intenzioni possono commettere errori. Anche la migliore mamma del mondo potrebbe non riuscire a soddisfare i bisogno emotivi dei suoi figli. Nella maggior parte dei casi, le ferite emotive dell’infanzia non hanno nulla a che vedere con l’amore che i tuoi genitori nutrono per te.

In psicoanalisi la madre è vista come colei che volontariamente o involontariamente rovina i propri figli. Quasi come se non ci fosse scampo! In effetti, il ruolo del genitore è difficilissimo. Prima di rapportarsi con il figlio, ogni mamma deve fare i conti con le proprie emozioni, il proprio vissuto e le proprie credenze, un mix di fattori che non sempre coincide con il sano sviluppo emotivo del bambino. Quando, poi, la mamma ha un vissuto problematico, la sua personalità può influire ancora di più sullo sviluppo del bambino. .

Con questo non ti sto invitando a incolpare i tuoi genitori. Quando ormai una ferita è stata inflitta, cercare il colpevole genera solo più rabbia e risentimento. La rabbia è come un virus, riesce a trasmettersi in ogni aspetto della tua vita. In più, se decidi di incolpare i tuoi genitori, rimani impigliato nel passato e nella loro trappola.

Tu vuoi che i tuoi genitori ti lascino andare? Allora lascia andare tu per prima il rancore che provi. Non sarai in grado di maturare emotivamente se continui a incolpare i tuoi genitori. Non è poi una scoperta così eclatante: la via d’uscita è rappresentata dal perdono.

Perdona i tuoi genitori, non hanno saputo fare meglio

Perdonare ogni torto, ogni mancanza, ogni scomoda eredità lasciata dai tuoi genitori, è il tuo biglietto per la libertà emotiva. Lo so, è più facile a dirsi che a farsi. La strada del perdono è lunga e piena di insidie… tuttavia dovresti provare a intraprenderla.

Qualcuno potrebbe confondere il perdono con il cadere di nuovo vittima di una mamma totalitaria o di un padre assente. Già, perdonando i tuoi genitori ti esponi a un rischio emotivo, ma fidati, vale la pena correrlo.

Per perdonare i tuoi genitori, dovresti avere fiducia in te stessa e nelle tue capacità. Dovresti concedere a te stessa tutti i riconoscimenti mancati del passato. Dovresti avere una buona dose di autoaffermazione e nutrire la tua autostima: per perdonarli dovresti essere sicura di non farti nuocere di nuovo ma anche questo dipende solo da te.

Non c’è modo di prevedere le mosse di tua madre o tuo padre. Potrebbero deluderti ancora e ancora. Tu non puoi fare niente per cambiarli ma puoi accettarli per ciò che sono e perdonargli i torti che ti hanno inflitto in passato, perché loro non hanno saputo fare di meglio.

Non cercare ammissioni. Non cercare scuse. I tuoi genitori non si scuseranno per quello che hanno fatto o che non hanno fatto perché non ne sono consapevoli. Ripeto: non hanno potuto fare meglio.

Se la tua ferita interiore è ancora aperta, se sei vulnerabile e ti manca quella sana autostima, il perdono -in un certo senso- potrebbe distruggere l’unica difesa che hai. Già, perdonare i tuoi genitori può essere un’arma a doppio taglio.

Così, prima di poter perdonare i tuoi genitori dovrai puntare sulla tua crescita emotiva e spostare la responsabilità su di te. Per ora hai incolpato i tuoi genitori del tuo dolore. Questo era vero in passato. Se oggi sei un adulto, l’unico responsabile della tua felicità sei tu. Certo, i fantasmi del passato fanno soffrire ma sta a te scoprire le dinamiche che si celano dietro i tuoi problemi d’infanzia.

Rimboccati le maniche e inizia il tuo percorso di autoconsapevolezza. Individua la causa nascosta delle tue ferite interiori e, una volta fatto,  lavora sulla loro guarigione. Solo così sarai pronta a perdonare i tuoi genitori senza riserve e a regolare alla tua famiglia un’inedita serenità emotiva.

Note
Nell’articolo mi sono rivolta prevalentemente a un pubblico femminile semplicemente perché la gran parte dei miei lettori è composta da donne. Le stesse dinamiche, però, possono riguardare tanto un uomo quanto una donna. Spero che i lettori maschietti possano essere comprensivi e perdonare questa mia scelta.

Presta ascolto alle tue emozioni e rispettale

Questo articolo è ispirato al mio libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita», disponibile su Amazon e in tutte le librerie. Con il libro, cerco di diffondere la cultura della salute emotiva partendo proprio dall’abilità di accogliere le proprie emozioni e capire che vissuto ti stanno raccontando. Si parla di abilità perché come qualsiasi altra operazione complessa è qualcosa che è necessario apprendere.

Da bambini, i nostri genitori ci insegnano a leggere e a scrivere, capacità cognitive estremamente complesse per un bambino! Già a pochi anni dobbiamo imparare a distinguere dei simboli che lì per lì sembrano senza senso, dobbiamo imparare a replicarli con una penna, a impugnarla quella penna! Al contempo dobbiamo impararne ad associare un suono a ogni simbolo e poi a usare quelle lettere per comporre parole. Una sfida enorme che però siamo riusciti a superare!

Da bambini avremmo dovuto ricevere un’educazione emotiva che però è tardata ad arrivare: i nostri genitori in primis non l’hanno ricevuta! Come loro, siamo stati lasciati allo sbaraglio. Anzi, quelli più sfortunati tra noi sono stati addestrati a mettersi da parte, a ignorare i propri bisogni ed emozioni, a pensare che c’è sempre qualcosa di più importante di sé! Ecco, nel libro «Riscrivi le Pagine della Tua Vita» ti spiego come ripristinare un equilibrio perduto, ti insegno a rivendicare il tuo valore di persona completa e degna di amore, ad ascoltare i tuoi bisogni, le tue emozioni e a esprimerle senza timore alcuno. Se hai voglia di iniziare a conoscerti davvero, è il libro che fa per te.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” – Rizzoli
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