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Guida all'uso

Assegno unico universale, tutto quello che c'è da sapere

Francesco Stati

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera allo strumento di sostegno per le famiglie che sarà in vigore dal 2022. Come richiederlo, a quanto ammonta e chi ne ha diritto

Il Consiglio dei ministri di oggi ha approvato il decreto legislativo attuativo che definisce l’assegno unico universale per i figli, una misura che interesserà i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi. L’assegno sarà erogato dall’Inps previa domanda dei nuclei familiari interessati. Il nuovo strumento potrà valere fino a mille euro al mese e supporterà le famiglie più numerose. Dopo il passaggio in Cdm, ora lo strumento andrà al vaglio delle commissioni parlamentari. L’obiettivo è pubblicarlo in gazzetta ufficiale entro fine 2021. La misura assorbe le risorse di strumenti come il bonus bebé e gli assegni familiari e disporrà di 15 miliardi nel 2022, che verranno progressivamente incrementati fino a 19 miliardi e mezzo, a decorrere dal 2029.

 

Chi ha diritto all’Assegno unico 2022

Potranno richiederlo tutti i residenti in Italia da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari. Nessuna famiglia, se farà richiesta, resterà fuori dal contributo. Saranno previste una serie di maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, ma si terrà conto anche dell’eventuale impiego dei genitori. Lo strumento accompagnerà i figli dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età; l'unica condizione è che i giovani proseguano gli studi, svolgano tirocini a basso reddito o il servizio civile universale.

 

Quando richiedere l’Assegno unico 2022

La nuova misura sarà effettiva con ogni probabilità a partire da marzo dell’anno prossimo, mentre le richieste si potranno inoltrare dal 1 gennaio 2022. L’erogazione sarà valida da marzo al febbraio dell’anno seguente, mentre oggi gli assegni familiari hanno validità da luglio a giugno dell’anno seguente, motivo per il quale è prevista una proroga per gli autonomi che li renda validi fino alla nuova scadenza. 

 

Gli importi previsti e cosa serve per la richiesta

Insieme alla domanda andrà presentato non solo il reddito, ma anche la dichiarazione Isee. Chi non la presenta riceverà ugualmente l’assegno, ma con il valore minimo. Gli importi saranno parametrati al valore Isee. Sono due i paletti individuati, in linea di massima: sotto i 15mila euro per ottenere il massimo dei benefici, mentre oltre i 40mila si ottiene il minimo. 

Il contributo andrà dai 50 ai 175 euro al mese, che diventano da 25 a 85 per chi ha a carico figli tra i 18 e i 21; per le giovani madri, sotto i 21 anni, è prevista una maggiorazione ad hoc, pari a 20 euro al mese, indipendentemente dal valore dell’Isee. I nuclei con “quattro figli o più”, inoltre, riceveranno una “maggiorazione forfettaria” di 100 euro mensili. In caso i coniugi siano lavoratori ma con un basso indice Isee (entro i 40mila euro) si potranno ottenere ulteriori 30 euro. 

Per le famiglie con figli disabili, l’assegno unico sarà “senza limiti di età”: i nuclei con figli minorenni riceveranno 105 euro al mese in più “in caso di non autosufficienza”, 95 euro “in caso di disabilità grave” e 85 euro “in caso di disabilità media”; per chi ha figli maggiorenni disabili, fino a 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più (in aggiunta all’importo già previsto tra i 18 e i 21 anni) mentre oltre questa soglia si percepirà un assegno, in base al valore Isee, tra i 25 e gli 85 euro al mese.

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