la manovra

Draghi presenta la legge di Bilancio: "12 miliardi per ridurre le tasse"

Concluso il consiglio dei ministri che ha approvato la manovra da 30 miliardi. Le parole del premier e dei ministri Franco e Orlando in conferenza stampa. "La crescita è la bussola di questo governo. Le pensioni? Non mi aspetto lo sciopero generale dei sindacati"

Francesco Stati

Si è presentato in conferenza stampa alle 19.30, dopo oltre quattro ore di Cdm. Tante ne sono servite per approvare all'unanimità "una manovra espansiva" da trenta miliardi. Eccolo, Mario Draghi, arrivare davanti ai giornalisti insieme ai ministri dell'Economia e del Lavoro, Daniele Franco e Andrea Orlando. "È una legge di bilancio espansiva, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione del governo, come il Def, la nota di aggiornamento e il Pnrr", ha esordito il premier. "Si agisce sia sulla domanda, ma anche sull’offerta: tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti, miglioriamo la spesa sociale stando attenti a giovani e donne. Diamo priorità agli interventi che stimolano la crescita. Sempre più si verifica che dal problema del debito pubblico, delle prestazioni sociali inadeguate e altre giuste modifiche del nostro sistema sociale ed economico (che non abbiamo potuto fare in passato) si esca con la crescita". Le stime del presidente del Consiglio sono ottimistiche: "Quest’anno, il paese crescerà probabilmente ben oltre il sei per cento e questa è stata una bussola ed è la strategia di questo governo, è un momento molto favorevole per l’Italia e dobbiamo mantenere questa crescita negli anni a venire. Gli ultimi due trimestri di quest’anno sono stati notevoli e il quarto si preannuncia ugualmente positivo. È importante, inoltre, capire che questa crescita non è un obiettivo a sé stante, ma sempre maggiore attenzione si pone sulla sua qualità, sostenibilità ed equità. Non solo in Italia e in Europa, ma in tutto il mondo."

"Per quanto riguarda le tasse - prosegue Draghi - mettiamo a disposizione circa 12 miliardi per ridurre la pressione fiscale dal 2022. 8 miliardi sono per un intervento mirato per ridurre le imposte su società e persone, il cuneo fiscale, il cui impiego verrà definito con il parlamento nelle prossime settimane. Nel triennio 2022-2024, destiniamo quasi 40 miliardi per la riduzione delle imposte. 24 serviranno per l’intervento sul cuneo, la parte restante servirà per gli incentivi che diamo a famiglie e imprese per gli investimenti nel patrimonio immobiliare, tecnologia e digitalizzazione". Poi, le misure sull'edilizia: "L’anno prossimo confermiamo incentivi come quello nelle costruzioni, pur rimodulato, come altri, perché hanno avuto un impatto molto positivo. Questa legge punta con forza sul rilancio degli investimenti: stanziamo 80 miliardi per il periodo 2022 - 2036: se consideriamo Pnrr, fondi già stanziati e questa legge, parliamo di circa 540 miliardi di investimenti per i prossimi 15 anni che sono diretti verso il miglioramento delle infrastrutture, la transizione digitale e quella ecologica".

Nella legge, anche il riordino della spesa sociale. "La riforma degli ammortizzatori sociali, guidata in prima persona dal ministro Orlando - prosegue il presidente del Consiglio - è una riforma profonda che attua i principi dell’universalismo: tutti i lavoratori saranno protetti da misure come la cassa integrazione. Aumentiamo le coperture della Naspi ed estendiamo gli strumenti di integrazione salariale, ordinari e straordinari, a tutti, anche ai lavoratori delle pmi, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio. Per quanto riguarda le pensioni, l’impegno del governo è ritornare in pieno al contributivo". Quota 100, annuncia Draghi, finirà a fine anno ("una legge che non ho mai condiviso", aggiunge nella sessione di domande e risposte). Al suo posto, Quota 102: 38 anni di contributi, 64 di età per l'uscita. E ancora: "Abbiamo rafforzato Opzione donna e Ape sociale. Rimaniamo disponibili al confronto con le parti sociali perché l’obiettivo resta il ritorno al contributivo, la scatola entro cui tante cose si possono aggiustare. La prima è la flessibilità in uscita, la seconda è recuperare al mercato del lavoro quelli in pensione che oggi lavorano in nero perché punti se lavorano, la terza è riequilibrare il rapporto per le pensioni dei giovani, oggi fortemente squilibrate verso il basso. Tutto va fatto nel contributivo perché assicura la sostenibilità nel tempo. Avremo un intenso confronto con parlamento e parti sociali a riguardo".

Infine, la scuola: "La legge è coerente con il Pnrr non solo negli stanziamenti, ma anche perché nel Cdm di ieri abbiamo approvato una serie di provvedimenti che semplificano e accelerano l’utilizzo dei fondi del piano, tra cui un programma di edilizia scolastica molto grande, equo e innovativo, che tende a colmare i divari tra nord e sud e permette alle scuole che aderiscono di seguire progetti pensati da grandi architetti, accorciando i tempi".

Dopo il presidente del Consiglio, è intervenuto il ministro dell'Economia, Daniele Franco: "La legge di bilancio 2022 si muove lungo le linee tracciate dalla Nadef. Resta volutamente espansiva per recuperare il prodotto che abbiamo perduto l'anno scorso e cerca di avere una visione, ove possibile, di medio periodo". Gli obiettivi, secondo il titolare del Mef, sono aiutare la società e l'economia ad uscire dalla crisi determinata dalla pandemia. "Nel secondo trimestre del 2022 - prosegue - il pil deve tornare al livello pre-crisi, che vuol dire anche un rimbalzo per i livelli occupazionali. Con la manovra portiamo a 8 miliardi il fondo per l'avvio della riforma fiscale. Non decidiamo oggi le modalità del taglio da portare alle imposte ma definiamo le finalità principali: il taglio dell'Irpef e dell'Irap". Tra le proposte del governo, un emendamento alla manovra che definisca le modalità di utilizzo di questi 8 miliardi: "Abbiamo stanziato 2 miliardi per contenere l'aumento dei costi dell'energia. 37 miliardi saranno destinati al bonus per l'edilizia, di cui 15 a Superbonus"

Gli incentivi per il Superbonus 110 per cento vengono estesi al 2023 per i condomini e le case popolari, arriveranno al 70 per cento nel 2024 e al 65 per cento nel 2025. La plastic e la sugar tax sono rimandate di un anno, al primo gennaio 2023. Poi, le misure per famiglie e imprese: "Con la legge di Bilancio rendiamo strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. Nella manovra c'è inoltre un finanziamento di 3 miliardi per il fondo di garanzia per le Pmi. Nella manovra è previsto l'aumento pari a un miliardo per le risorse del reddito di cittadinanza per fare sì che nel 2022 siano uguali a quelle disponibili nel 2021". Per le misure a carattere sociale, che vanno dalla cassa integrazione, alle pensioni saranno stanziati altri 1,5 miliardi. "Nel 2022 - conclude - interverremo per 4 miliardi sulla spesa sanitaria. Circa metà saranno per l'acquisto di vaccini e medicinali anti Covid con cui gestiamo la fase di uscita dalla pandemia. L'altra metà, oltre 2 miliardi, sono invece destinati al potenziamento delle risorse per il Servizio sanitario nazionale".

 

Per ultimo ha parlato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: "Siamo davanti a una manovra di forte segno sociale e che offre strumenti per combattere le disuguaglianze. Interveniamo sul reddito di cittadinanza con un rifinanziamento legato a un intervento di razionalizzazione dell'istituto e un minor contatto con le politiche attive". Nella manovra sugli ammortizzatori sociali, anche un intervento che cambia lo scenario con strumenti di gestione delle crisi e delle transizioni: "È un intervento con ambizione universalistica che porta strumenti di protezione laddove non c'erano, sotto i 5 dipendenti, ed estende quelli esigui che esistevano in aziende tra 5 e 15 dipendenti".

 

Al termine della conferenza, spazio alle domande della sala stampa. Sul reddito di cittadinanza, Draghi ha aggiunto: "Condivido il principio, e dunque serve un'applicazione esente da abusi e che non sia di intralcio al mercato del lavoro. Gli strumenti, che verranno dettagliati nei prossimi giorni, prevedono controlli più precisi e da soddisfare prima della percezione del reddito. Il sistema precedente non ha funzionato e andava corretto. Disincentivava la ricerca del lavoro in alcuni casi e anzi incentivava il lavoro nero".

Riguardo un possibile sciopero dei sindacati nei prossimi giorni, il presidente del Consiglio si è espresso così: "Non mi aspetto uno sciopero generale sul tema delle pensioni perché mi sembrerebbe strano, vista la disponibilità del governo a ragionare nei giorni futuri. È nelle loro mani". Sulla riduzione delle imposte, invece, "il governo non ha deciso il peso delle varie misure. Nei prossimi giorni ci sarà un confronto non solo con le parti sociali, ma anche con il Parlamento".

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