Camera con vista

Un drone nell'occhio del ciclone

Saildrone ha rilasciato il primo video della storia che riprende l'interno di un uragano. Un veicolo senza pilota usato per predirne l'andamento

Francesco Stati

Un occhio bionico per vedere cosa c’è dentro un uragano e salvare vite umane. La Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), in collaborazione con Saildrone, ha rilasciato il primo video della storia che riprende l’interno di un uragano. Lo ha fatto avvalendosi di un veicolo senza equipaggio (Uncrewed Surface Vehicle, Usv), il Saildrone Explorer SD 1045, dotato di eliche speciali che gli consentono di operare in condizioni di vento estremo. 

  

Il drone è stato lanciato dentro l’uragano Sam, di categoria 4, che sta attraversando l’Oceano Atlantico (ma non lambirà le coste degli Stati Uniti, secondo le previsioni sulla sua traiettoria). SD1045 sta lottando contro onde alte 15 metri e venti a quasi 200 km/h. Obiettivo: raccogliere dati scientifici su una delle forze più distruttive del pianeta e salvare vite umane. Come? Attraverso le sue informazioni, gli scienziati saranno più precisi nel prevedere le traiettorie di questi fenomeni atmosferici e le comunità costiere più preparate a evacuare la popolazione. Inoltre, sarà possibile capire in che modo gli uragani guadagnino potenza e dimensione. 

  

  

SD 1045 è solo uno dei cinque gemelli, progettati per affrontare le tempeste, che hanno solcato l’Oceano Atlantico durante la stagione degli uragani, raccogliendo dati 24 ore su 24 per aiutare a studiare questi fenomeni. I dati raccolti vengono poi forniti al Pacific marine environmental laboratory e all’Atlantic oceanographic and meteorological laboratory della Noaa, partner di Saildrone in questa missione, per essere elaborati e studiati.

 

Secondo Richard Jenkins, fondatore e CEO di Saildrone, il mezzo “sta andando dove nessuna nave da ricerca si è mai avventurata, navigando nell’occhio del ciclone, raccogliendo dati che miglioreranno drasticamente la conoscenza di queste potenti tempeste. Dopo aver già attraversato con successo l’Artico e l’Oceano Meridionale, gli uragani sono l’ennesimo successo del nostro drone. Siamo orgogliosi di aver progettato un'imbarcazione in grado di funzionare nelle condizioni meteorologiche più estreme della Terra”.

  

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