15 marzo 2024
di Redazione Oscar Mondadori
"In Persia la vita inizia di notte. Il giorno è opprimente per il caldo, la sporcizia e la polvere. Ma quando cala la notte una nuova vita sembra pervadere le persone, i pensieri si fanno liberi e facili, le parole arrivano con una nuova scioltezza."
La storia si svolge all’interno di una tumultuosa cornice storica, tra il 1914 e l’invasione dell’Armata rossa del 1920: il giovane azero musulmano Ali Khan Shrivanshir si innamora di Nino Kipiani, una principessa georgiana cristiano-ortodossa.
La loro storia d'amore è travolta dagli eventi storici che sconvolgono la regione: l'Azerbaigian, infatti, insieme ad altre regioni del Caucaso, era soggetto all'influenza dell'Impero Russo, e durante la Prima Guerra Mondiale, i suoi abitanti avrebbero combattuto a fianco degli Alleati contro l'Impero Tedesco, l’Ottomano e l'Austro-Ungarico. Inoltre, a suscitare l’interesse delle potenze straniere erano le ricche risorse petrolifere e di gas naturale dell’area.
Nonostante la relazione tra Ali e Nino sia ostacolata dalle divisioni religiose e culturali della regione, insieme affrontano le sfide del loro tempo, inclusi conflitti etnici e politici. Attraverso le loro vite e il loro amore, il romanzo esplora temi universali come la tolleranza, l'identità e il destino.
"Ogni sera le ragazze vanno alla fonte, ogni sera i ragazzi siedono in fondo alla piazza: è così che sboccia l’amore in Oriente. Per caso, per puro caso una delle ragazze alza lo sguardo e lancia un’occhiata ai ragazzi. Loro non se ne accorgono. Ma quando la ragazza torna indietro, uno di loro si volta e guarda il cielo."
"Sono molto lieta di essere riuscita finalmente a contattarLa. […] Capisco, certo, che non possa accettare senza sapere qualcosa in più su di me. Non sono una traduttrice professionista […] Ho tradotto solo per piacere personale qualche poesia di Kipling e tutte le poesie de Il Signore degli anelli in tedesco. Tradurre Ali e Nino sarebbe davvero un lavoro d’amore, perché amo molto il libro."
"Che mi importava se esistevano altre città, altri tetti e altri paesaggi? Io amavo il mare piatto, il deserto piatto e la città vecchia che si ergeva nel mezzo. La folla rumorosa che viene a cercare il petrolio, lo trova, si arricchisce e riparte non è la vera gente di Baku. Non amano il deserto."
"Ero incatenato alle antiche mura, come un cane alla sua cuccia. I miei occhi si rivolsero al cielo. Le stelle persiane erano grandi e lontane, come i gioielli della corona dello Scià. Mai come in quel momento avevo avuto la sensazione di essere uno straniero. Appartenevo a Baku, dove gli occhi di Nino mi guardavano sorridenti all’ombra delle antiche mura."
"Ogni giorno Nino andava a prendere l’acqua, insieme a tutte le altre donne del villaggio. Camminavano in fila indiana su per la montagna e io vedevo da lontano le gambe nude di Nino e i suoi occhi seri, fissi in avanti. Non mi guardava e anch’io guardavo oltre. Aveva capito subito la legge della montagna: non mostrare mai, per nessun motivo, il proprio amore davanti ad altre persone."
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