Prove generali di trasformazione

Trasformare uno spazio urbano insicuro in un luogo di socialità e cultura. È la scommessa di Sottoponte, percorso di co-progettazione, produzione e promozione culturale per ripensare lo spazio pubblico sotto il cavalcavia di via Turri a Reggio Emilia attraverso design sociale, urban art e arti performative.

Partito a marzo 2024, il progetto di rigenerazione a base culturale, primo classificato nella selezione Creative Living Lab del Ministero della Cultura, è promosso da Associazione culturale Cinqueminuti e Binario49 in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, ACER Reggio Emilia e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in rete con Supercultura. Il responsabile scientifico è l’architetto Francesco Bombardi. Il team artistico è costituito dal coreografo Tommaso Monza (Natiscalzi DT), dall’artista circense Luca Macca (Compagnia del Buco) e dal fotografo e videomaker Andrea Mazzoni.

Il percorso partecipativo ha alternato incontri e laboratori rivolti a persone di tutte le età che abitano e frequentano il quartiere, coinvolte nelle “Prove generali di trasformazione” (come recita il sottotitolo del progetto): esplorazioni urbane, esercizi di osservazione e creazione di mappe, ma anche pratiche fisiche per ridefinire lo spazio.

I contributi raccolti sono diventati linee di indirizzo per il Wrapping Day dello scorso maggio, un’azione collettiva di urban art per incartare (in inglese “to wrap”) e ridisegnare lo spazio del Sottoponte: l’area è stata ricoperta con grandi fogli di cartone, su cui i partecipanti per tutta la giornata hanno potuto lasciare il proprio segno. L’esito è stata la creazione di un disegno condiviso e partecipato in scala reale di quello che si immagina come scenario auspicabile di futuro, con nuove funzioni e nuovi valori di relazione. 

Le suggestioni dei cittadini sono state elaborate graficamente, tracciate a terra e integrate con elementi leggeri di arredo urbano realizzati in autocostruzione. Seguendo le matrici decorative emerse durante il Wrapping Day – linee curve, cerchi e una palette di quattro colori – sono state evidenziate aree dedicate alla cultura, alla socialità e allo sport. Dalla co-progettazione è anche emersa la proposta di sviluppare collegamenti tra l’area del Sottoponte, Binario49 e la zona verde antistante. Infine, per rispondere alla richiesta di introdurre elementi vegetativi, con un laboratorio a cura del vivaio sociale Fiori Ribelli sono state installate fioriere e piante, con l’obiettivo di realizzare nel tempo un fondale green.

A giugno con lo spettacolo “Doors” della Compagnia del Buco ha preso il via Estate Sottoponte, il programma di "appuntamenti rigeneranti” che fino a fine settembre ha animato il nuovo spazio culturale urbano con spettacoli, proiezioni di film, laboratori creativi e molto altro. Un cartellone di attività gratuite per tutti i gusti e per tutte le età, con l’obiettivo di aumentare le opportunità di socialità, creare occasioni di confronto tra culture e generazioni, rispondere alle esigenze emerse dal dialogo con il quartiere. La programmazione stata curata da Cinqueminuti e Binario49 in collaborazione con alcune associazioni della rete Supercultura, nata con l’obiettivo di sviluppare idee progettuali in chiave di innovazione sociale, sostenibilità, relazione con le comunità e lo spazio pubblico.

Nel mese di luglio lo spazio urbano di via Turri ha accolto Abitare Sottoponte, residenza di teatro danza con prove, ricerca e attività partecipate a cura di Cinqueminuti e Natiscalzi DT nell’ambito di Estate popolare, cartellone di spettacoli e laboratori nei quartieri di edilizia residenziale pubblica promosso da ACER e Comune di Reggio Emilia

Abitare Sottoponte ha consentito di riscoprire e immaginare l'ambiente urbano attraverso la danza e il teatro, utilizzando il corpo come strumento per attivare nuove prospettive su spazi spesso percepiti come inospitali. Durante la residenza sono stati presentati alcuni spettacoli che esplorano il rapporto tra corpo, ambiente e comunità: da “Eves”, sintesi suggestiva tra astronomia e danza, a “Divino”, avvincente fusione di danza e musica rap e trap per esplorare il divino nel contesto urbano, fino a “Dreaming Costa Rica”, viaggio onirico alla ricerca dell’equilibrio tra uomo e natura. 

Estate Sottoponte è stata scandita da spettacoli – indimenticabile la performance di tuffi nella piscina gonfiabile degli Spavaldi con “Gli squali” – proiezioni di film di animazione ed eventi sportivi, dagli Europei di calcio alle Olimpiadi, ma anche da momenti di impegno civile come l’incontro con Karl Guillen, scrittore ed ex condannato a morte in Arizona, e “La partita non è ancora finita”, spettacolo teatrale in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con Marco Mittica per la regia di Matteo Bartoli. 

Nell'ambito di Estate popolare, la compagnia Cattivi Maestri ha portato in scena “Il gigante egoista”, spettacolo per famiglie in collaborazione con Teatro dell’Orsa. Gli adolescenti del quartiere sono stati coinvolti in due attività ad alto tasso di creatività: la realizzazione di un cortometraggio con il videomaker Andrea Mazzoni e il laboratorio “Sottoponte Poster Art” con l’artista Giuseppe Vitale a cura di Circolo Arci Picnic e Associazione 5T.

Venerdì 13 settembre è stata organizzata una Festa Sottoponte per festeggiare insieme sei mesi di progetti con una serata a base di musica, circo e socialità. Dopo il concerto “sospeso” della Banda di Quartiere per Suoni dai balconi, alle 21 è andato in scena il Freddy Show, spettacolo di fuocoleria ed equilibrismo con Andrea Castiglia (Circo Puntino). La festa è stata un’occasione per rivivere le tappe più belle del progetto e condividere idee e sogni per il futuro.

𝗦𝗢𝗧𝗧𝗢𝗣𝗢𝗡𝗧𝗘 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è un progetto di rigenerazione urbana a base culturale per ripensare le funzioni dello spazio pubblico sotto il cavalcavia di via Turri a Reggio Emilia, liberandolo dalle auto e restituendolo alle persone come luogo di socialità e cultura.

Il progetto, vincitore del bando #CreativeLivingLab del Ministero della Cultura, interviene come prima azione visibile e simbolica del programma di riqualificazione urbana che interesserà l’area, coinvolgendo i giovani, le associazioni e tutte le realtà attive nel quartiere.

Attraverso design sociale, urban art e arti performative, il percorso di co-progettazione si propone di ripensare le funzioni di questo luogo in transizione, che diventerà spazio pubblico per i cittadini, punto di incontro, palcoscenico, sede espositiva e molto altro.

Sottoponte è promosso da Cinqueminuti Associazione Culturale e Binario49 in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, ACER Reggio Emilia e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e in rete con Supercultura.

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